Attraverso la Comunicazione Liquidazione Iva periodica i contribuenti soggetti passivi iva comunicano all’Amministrazione Finanziaria i dati relativi alle loro liquidazioni iva mensili o trimestrali.
Di seguito si elencano i principali tipi di operazioni che devono essere inclusi nei vari campi del Modello Ministeriale Comunicazione Liquidazione Iva Periodica.
Il Modello LIPE è composto da un frontespizio e da uno o più quadri VP.
Nel frontespizio i dati principali che devono essere indicati sono i seguenti:
- L’anno di imposta a cui il modello si riferisce;
- I dati relativi alla Società che presenta il modello (Partita Iva);
- I dati del Legale Rappresentante della Società/o del titolare della ditta individuale;
- I dati dell’intermediario abilitato che invia il modello per conto della Società/ditta individuale.
Per quanto riguarda il Quadro VP (è presente un solo quadro se il contribuente è trimestrale, mentre sono presenti 3 quadri VP se il contribuente è mensile), i dati principali da indicare sono:
- VP1: Periodo di riferimento (mese o trimestre);
- VP2: Totale Operazioni Imponibili Attive;
- VP3: Totale Operazioni Imponibili Passive;
- VP4: IVA esigibile (iva a debito);
- VP5: IVA detratta (iva a credito detraibile)
- VP6: IVA dovuta (iva a debito – iva a credito)
- VP7: Eventuale debito iva del periodo precedente non superiore ai € 25,82;
- VP8: Credito del periodo precedente (mese o trimestre precedente);
- VP9: Credito dell’anno precedente;
- VP10: Eventuali versamenti iva auto UE;
- VP11: Crediti di imposta;
- VP12: Interessi 1% dovuti per il pagamento iva trimestrale;
- VP13: Acconto dovuto e il metodo di calcolo;
- VP14: Iva da versare o a credito.
Nel rigo VP2, Totale operazioni attive, vanno incluse le seguenti operazioni (a titolo non esaustivo):
- Operazioni Imponibili IVA;
- Operazioni non imponibili IVA (es. cessioni intra-Ue, esportazioni, cessioni di beni verso San Marino ecc.);
- Operazioni Esenti art. 10 DPR 633/1972;
- Operazioni ad esigibilità iva differita;
- Operazioni attive (VENDITE) soggette a reverse charge o a split Payment;
- Operazioni rientranti nel regime del margine (art. 36 DL 41/95).
A titolo di esempio, rientrano in questo rigo, le operazioni attive soggette a iva ordinaria e ridotta (4%, 5%, 10% e 22%), le esportazioni abituali (art. 8 c.1 lett. C), le esportazioni dirette o triangolari (art. 8 lett. A e lett. B), le prestazioni di servizi internazionali (art. 9 DPR 633/1972), le operazioni relative ai rottami (art. 74 c.7-8).
Non rientrano in tale rigo VP2 le seguenti operazioni (a titolo non esaustivo):
- Le operazioni di cui all’art. 74 c. 1 DPR 633/1972;
- Operazioni FUORI CAMPO IVA (art. 2-3-4-5-13-26 del DPR 633/1972);
- Operazioni ESCLUSE IVA (art. 15);
- Gli acquisti intracomunitari ancorché annotati nel registro fatture emesse/corrispettivi;
- Le autofatture ex art. 17 c. 2-5-6-7 relative ad acquisti di servizi comunitari o operazioni soggette al regime del reverse charge, ancorché annotate nel registro fatture emesse/corrispettivi.
Nel rigo VP3, Totale operazioni passive, vanno incluse le seguenti operazioni (a titolo non esaustivo):
- Operazioni Imponibili IVA;
- Operazioni non imponibili IVA;
- Acquisti INTRA-UE;
- Operazioni Esenti;
- Importazioni;
- Operazioni ad esigibilità iva differita;
- Operazioni soggette a reverse charge;
- Acquisti con iva INDETRAIBILE.
A titolo di esempio, rientrano in questo rigo, le operazioni passive soggette a iva ordinaria e ridotta (4%, 5%, 10% e 22%), gli acquisti effettuati da contribuenti minimi/forfettari, gli acquisti ad esigibilità iva differita, acquisti non imponibili (es. art. 9, operazioni soggette al regime del margine art. 41/95, acquisti esenti art. 10 e importazioni (art. 68 ad esclusione della lettera a), gli acquisti intracomunitari.
Non rientrano in tale rigo VP3 le seguenti operazioni (a titolo non esaustivo):
- Le operazioni di cui all’art. 74 c. 1 DPR 633/1972;
- Operazioni FUORI CAMPO IVA (art. 2-3-4-5-13-26 del DPR 633/1972);
- Operazioni ESCLUSE IVA (art. 15).
Nel rigo VP4 va indicato l’ammontare complessivo dell’IVA A DEBITO riguardante le operazioni effettuate nel periodo e per le quali si è verificata l’esigibilità (compresa l’iva derivante dall’annotazione delle operazioni intra e in reverse charge).
Nel rigo VP5 va indicato l’ammontare complessivo dell’IVA A CREDITO che si detrae nel periodo e riguardante gli acquisti registrati nel periodo di riferimento.
Nel rigo VP6 va indicata l’iva dovuta o a credito derivante dalla differenza tra i valori indicati nel rigo VP4 e VP5.
Nel rigo VP7 deve essere indicato l’eventuale importo a debito non versato nel periodo precedente perché inferiore al minimo.
Nel rigo VP8 va indicato l’ammontare dell’IVA a credito computata in detrazione, risultante dalle liquidazioni precedenti (dello stesso anno solare).
Nel rigo VP9 va indicato il credito IVA derivante dall’anno precedente e che viene portato in detrazione nella liquidazione del periodo. Attenzione, in caso di estromissione di parte del credito iva annuale già precedentemente comunicato nel presente rigo, va inserita la parte di credito iva da estromettere e da usare in F24, preceduta con il segno negativo.
Nel rigo VP10 va indicata l’ammontare complessivo dei versamenti relativi all’imposta dovuta per la prima cessione interna di autoveicoli in precedenza oggetto di acquisti intracomunitario.
Nel rigo VP11 vanno indicati i crediti di imposta utilizzati nel periodo di riferimento a scomputo del versamento (non vanno inseriti quelli indicati in Mod. F24).
Nel rigo VP12 vanno indicati gli interessi, pari all’1%, dovuti dai contribuenti trimestrali (attenzione, non va compilato per il IV trimestre).
Nel rigo VP13 va indicato l’importo dell’acconto IVA dovuto, anche se non effettivamente versato.
Nel rigo VP14 va indicato l’importo dell’iva da versare o a credito risultante dalla liquidazione del periodo.
PDF: ISTRUZIONI DI COMPILAZIONE DELLA lipe – senza contatti per sito internet